“There is no place like home”
È stato tutto deciso all’ultimo e dopo preparativi frettolosi ed un viaggio lunghissimo sono finalmente arrivata a Pushkar. Ad accoglierci come sempre ci sono stati i colori, i rumori e gli odori (non tutti piacevoli) che ricordavo così bene. Oggi sono stata a casa di Isha la bambina che ormai sostengo da quando 4 anni fa mi ha conquistato il cuore.
Che dire l’emozione di entrare in quella casa e di essere accolta come se non ne fossi mai uscita è indescrivibile. In quei pochi metri quadri mi sento più a mio agio che in tanti altri posti a me più vicini. Isha saltava letteralmente dalla gioia mentre scartava i regalini che le ho portato dall’Italia, si è provata tutto ed è impazzita dalla gioia per dei semplici fermagli rosa che per noi sono una cosa cosi semplice.
Tutti erano felicissimi dei capellini e sciarpe ricevute e non facevano altro che ringraziarmi, abbracciarmi e offrirmi chai masala (che non rifiuto mai). Abbiamo chiacchierato tutti insieme e ci siamo aggiornati su le nostre vite in questi ultimi anni. Mi hanno ripetuto mille volte che quella è casa mia e sono sempre la benvenuta a colazione, pranzo, cena o quado voglio. Vogliono anche portarmi a visitare il villaggio dove vive la nonna per conoscere le loro origini e tradizioni. Poi I genitori sono usciti per andare ad un matrimonio, Gennaio è il mese dei matrimoni qui ed in tutta la città c’è una festa continua. Le donne si mettono I sari ed I gioielli migliori e si truccano con cura, sono veramente una meraviglia da guardare.
Quando sono rimasta sola con le tre sorelle grandi loro hanno iniziato con grande timidezza a parlarmi dei loro segreti, sogni e speranze. E’ sempre bello vedere come in tutto il mondo le ragazze siano uguali e chiacchierare con loro è stato come prendermi un aperitivo con le mie amiche a Roma. Purtroppo dopo tante ore passate insieme sono dovuta andare via ma con la promessa di rivederci prestissimo. Ogni volta che ho un momento libero dalle nostre attività qui cerco di andare da loro, perchè come dicono gli inglesi “there is no place like home”.
Everything was decided at the last minute and after quickly packing and a very long trip I finally arrived to Pushkar. To welcome us as usual there were the colors, the noises and the smells (not all pleasant) that I remembered so vividly. Today I went to Isha’s house, the girl that I support since I met her 5 years ago and she stole my heart. What can I say the feeling of entering that house and being welcomed like I never left is nothing less than extraordinary. In those few square meters I feel more comfortable than in many other places that are much closer to my every day life. Isha was literally jumping up and down while she opened the presents I brought from Italy, she tried everything on and went crazy for some simple pink hairpins that for us are such an unremarkable object. Everyone was thrilled by the hats and scarfs they received and they kept thanking me, hugging me and offering me chai masala (which I always accept). We chatted all together and caught up with what has happened in our lives in these last years. They told me a million times that their home is my home and I am welcome everyday for breakfast, lunch and dinner, so pretty much all the time. They also want me to go with them to visit the village where their grandmother lives to get to know their origins and traditions. After the parents left to go to a wedding in fact January is the month of weddings here and there are celebrations non-stop in Pushkar. Women wear their best saris and jewelry and carefully put make-up on, they are such a wonder to watch. When everyone left and I was alone with the three older sisters they started with a lot of shyness to talk about their secrets, dreams and hopes. It is amazing to see how all the women in the world are the same and chatting with them was just like having coffee with my friends in Rome. After a few hours together I had to leave but with the promise of coming back as soon as possible. Every time that I have a spare moment between our many activities I try to go there, because “there is no place like home”.
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