La semplicità dello yoga
Un cammino di condivisione e amore…il mio yoga per le bimbe.
La stanchezza dei giorni precedenti ricchi di mantra, tradizioni, culture, mucche, moto, persone, templi, divinita, etc. uniti al fuso hanno fuso anche noi!
Fortunatamente anche qui c’è il modo di rigenerarsi come ad esempio una bella passeggiata mattutina al tempio di Savitri, la prima moglie di Bhrama…un cammino meditativo un pò faticoso ma piacevole.
Alle 5 del mattino appuntamento con l’amico Ganesh per iniziare la salita verso il tempio, facendo prima un rifornimento di pane da offrire alle scimmie che vivono lì.
È ancora notte e siamo accompagnati dai suoni della natura e degli animali.
Arrivati in cima ho giusto il tempo per una meditazione e per osservare la vista spettacolare di Pushkar e sentire il vento fresco. Tutto questo mi ha aiutato a percepire ancora di più l’energia del posto. Al chiarore dell’alba ci accingiamo al ritorno richiamati dal suono dei cimbali di un sacerdote che stava iniziando la sua pooja.
La vista era magnifica, l’aria pulita e fresca. La città si sveglia e si vedono già i banchetti del chai tea aprire e le scimmie già pronte per rubare qualsiasi cosa da mangiare nel piccolo chiosco.
Da questo momento sono pronto per regalare alle bimbe della scuola delle classi di yoga.
Ogni mattina, per tre giorni, ci siamo divertiti con lo yoga insegnando alle bimbe soltanto ad essere se stesse in qualsiasi situazione.
Mi organizzo come posso, con la semplicità che c’è qui, non ho a disposizione molte cose quindi ho seguito semplicemente il flusso: “simply follow the flow”.
Dall’asilo alla classe VI, tutte le bimbe pronte!
Non ci sono molti spazi all’ombra a scuola, quindi decido di fare yoga in una parte un po’ in discesa, un pò sfidante ma l’adattamento e l’accettazione delle sfide fanno parte della nostra vita per poter crescere più sicuri e consapevoli, è questo ciò che insegno!
Subito mi trovo a dover gestire la differenza di ricezione, comprensione e di risposta delle bimbe ma ogni volta che mi trovo con loro le percepisco come delle spugne, che imparano velocemente, ripetendo, guardando e facendo esperienza ma soprattutto acquisendo, a livello sottile, tutto quello che a loro serve in maniera non mentale ma solo di cuore.
Sono stato aiutato nella tradizione in hindi dall’insegnante di inglese, Priyanka, ed anche lei è entrata subito in connessione con quello che stavamo facendo.
Lo spazio aperto davanti a me ha fatto in modo da unire tutto e creare un grande scambio così che le bimbe stesse, mi suggerivano, a livello sottile, cosa fare.
Il lavoro con i bimbi è lento, soprattutto quando ti trovi a confrontarti con bambini di tradizioni molto diverse. Ma il mio impegno è stato cercare di dare un messaggio di puro e vero amore.
Priyanka traduceva il concetto e, molto spesso, questo concetto veniva espresso da una sola parola, un solo gesto, un sola espressione.
Ho cercato di far capire loro che lo Yoga è l’unione del corpo, dell’anima e della mente, facendo in modo di far fare loro l’esperienza creando un momento di gioco e felicità.
Ho cercato di far aprire i loro cuori chiedendo anche i loro sogni.
Sono rimasto molto colpito dalle loro risposte. La maggior parte di loro ha risposto “essere istruite” e ho percepito come per loro l’educazione è il mezzo di affermazione del proprio essere.
Vivendo in questi giorni la realtà di queste bimbe mi sono reso conto che “Educazione” è una parola molto importante e che sono state molto fortunate ad essere accolte nella Fior di Loto School.
Il tempo sta volando velocemente e mi ritrovo piano piano a fare le lezioni a tutte le classi.
Le alunne cambiano, le lezioni cambiano e forse anche io.
Le bimbe si divertono, sono curiose, sono aperte e attratte da quello che “Angelo teacher” fa e dice ogni giorno.
In India si sa il tempo è rallentato, dilatato, e in questo caso mi ritrovo già in partenza. Dopo, quattro giorni d’insegnamento sono pienamente soddisfatto e contento di aver accettato la sfida e aver condiviso con loro dei momenti unici che mai dimenticherò.
Mi sono divertito, ho fatto divertire le bimbe, abbiamo giocato, ho fatto una nuova esperienza da raccontare e condividere.
Lo yoga per i bimbi, per come lo intendo io, è creare una sorta di gioco e lo abbiamo davvero fatto.
Sono riuscito a coinvolgere tutti, anche le bidelle che con grande entusiamo hanno curato tutto lo spazio di cui avevo bisogno.
Non posso descrivere il mio stato d’animo, nessuna parola potrebbe mai descrivere le sensazioni che si provano quando respiri l’aria fitta di gioia, gratitudine e riconoscimento di quello che la Fior di Loto sta facendo a quasi 5000km da Roma.
La gioia dei bimbi, ricchi, poveri, di qualsiasi estrazione sociale è la stessa, ed è importante che loro si ricordino sempre che sono esseri unici, ognuno con le proprie qualità, doni e doti e in qualsiasi situazione basta connettersi con un semplice esercizio di pranayama per ritrovare se stessi e vedere il mondo con altri occhi e sentirlo con altre orecchie.
Vorrei raccontarvi attimo per attimo, ma non è possibile e mi impegno a scrivere pensieri random ma che caratterizzano questo mio viaggio .
Non dare nulla per scontato è il mio nuovo motto!
GRAZIE
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