1. In India circa il 70% delle case è sprovvista del bagno. (Dati UNICEF)
Un importante problema di salute pubblica che coinvolge circa 594 milioni di persone, ossia, quasi la metà del paese.
2. Una pipì può trasformarsi in un incubo. La mancanza di servizi igienici arriva a essere persino un problema di sicurezza per le donne.
Molti i casi di stupro che si sono verificati nei villaggi nei confronti di donne e bambine uscite la notte per andare a fare i loro bisogni in un campo.
3. C’è bisogno di un cambiamento nelle abitudini delle famiglie indiane. La sfida è soprattutto culturale. Non basta costruire nuovi bagni, serve insegnare alla popolazione a usarli.
Un gruppo di blogger italiani ha lanciato la campagna “Io la faccio qui!” con l’obiettivo di sostenere l’associazione AFLIN – Filo di Luce India per la fornitura di servizi igienici per 10 famiglie.
Per costruire un bagno completo dotato di water, lavabo e doccia, acqua calda , fossa biologica ed elettricità, in India servono 600 euro.
I bagni saranno realizzati coinvolgendo manodopera locale sostenendo così la micro economia della comunità di Pushkar.
A Pushkar, una piccola cittadina del Rajasthan dove AFLIN è già presente e impegnata da 6 anni.
Sul sito di AFLIN www.aflin.org e sui canali social ufficiali dell’Associazione verranno pubblicati i progressi fatti e le storie delle 10 famiglie interessate.
Nelle case indiane non ci sono i bagni. E le donne chiedono il divorzio – Agi.it
India, 600 milioni di persone provvedono ai propri bisogni all’aria aperta – Repubblica.it
Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare
Madre Teresa di Calcutta