Welcome in India!
Pushkar, le bimbe, i mantra e l’amicizia, tutto unito dall’energia del cuore.
Per arrivare in India si sa che il viaggio è lungo ma il piacere di toccare con mano questo paese è tanto al punto di annullare qualsiasi cosa nel momento in cui arrivi.
Atterrato all’alba ho iniziato a percepire una temperatura notturna mite; gli odori diversi, i sorrisi e i colori hanno creato una cornice perfetta a questo quadro.
Emanuela mi aspettava all’uscita dell’aeroporto per accogliermi.
Come da manuale indiano, mi ha dato il benvenuto con una bella Mala di rose rosse dal profumo inebriante, quel profumo di rosa che non sentivo più da molti anni.
Dopo 6 ore di ambientazione e recupero fisico, mi immergo nell’energia di Pushkar e finalmente tocco con mano il vero cuore pulsante dell’associazione con tutte le persone che mi affiancheranno in questo splendido viaggio di amore incondizionato.
La mattina del sabato sono andato a visitare subito la scuola, il motore vibrante di tutta questa avventura. Ho conosciuto le bimbe, la Preside e tutti gli insegnanti, ognuno con le proprie esperienze e competenze. Ho osservato i loro insegnamenti e mi ha fatto molto piacere notare come si prendono cura delle bimbe, ad esempio mi ha colpito molto un insegnante alle prese con una medicazione ad una bimba.
In questi giorni la classe VIII si sta preparando per fare gli esami di stato per l’ammissione alla IX classe ed un professore, il più anziano, si dedica ad aiutare le ragazze a preparare questo esame. Un passaggio molto importante per loro, che lasceranno la scuola Fior di Loto, dove hanno passato alcuni dei loro anni ed anno avuto la possibilità di entrare nel mondo dell’istruzione, per entrare in una nuova scuola, sempre a Pushkar, in quanto l’attuale non ha spazi utili per accoglierle tutte.
Sono entrato in tutte le classi e le bimbe con le loro vocine timide hanno creato un’energia solare di unione e accoglienza ricca di curiosità nei miei confronti e tutte in piedi mi hanno salutao “Good morning hallooo”,“Namastee”, “What is your name?”. La curiosità è tanta da ambedue le parti.
Il sabato le lezioni terminano alle 12:30 e il tempo con loro è volato in un batter d’occhio. Ho pranzato con le bimbe, il loro pasto che viene servito a scuola tutti i giorni, e dopo la ricreazioni si riprendono le lezioni.
Suonata la campanella dell’uscita mi avvio con le bimbe, come in una sfilata, in direzione pulmino che le aspetta sulla strada principale pronto ad accompagnarle tutte a casa.
Molte di loro vivono fuori Pushkar, chi nelle campagne desertiche chi in villaggi adiacenti.
Anche la domenica, dopo una meditazione al tempio di Shiva e una passeggiata sul lago, ci si ritrova con il maestro anziano Gjanand e le bimbe che incontriamo durante il giro che ad ogni angolo della strada lo chiamano “Halloooo Sir!!. Sembra un mito e a parer mio lo è!
Dopo un tè sul mini roof della casa a di Gjanand ci si proietta in quello che nei prossimi giorni sarà l’impegno maggiore: comprendere le loro tradizioni!
Quale migliore occasione per farlo se non in questa giornata che è il compleanno di Shiva?! Infatti per l’intera notte tutti i templi della città sono aperti e tutte le persone devote si ritrovano per cantare mantra e condividere del cibo. Tutto contornato dai bellissimi colori dei sari che indossano le donne.
Per la festa di Shiva, come da tradizione, si fa il digiuno tutto il giorno e anche noi a dieta!!
Non mi faccio mancare però il barbieri! Il mio rito ovunque vado!!
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