UNITY IN DIVERSITY
Da Redazione
ROME HALF MARATHON VIA PACIS – 22 SETTEMBRE 2019
di Domitilla Pozzi e Francesca Fedele
Non siamo delle vere e proprie sportive ma quando Emanuela ci ha reclutato per la mezza maratona Via Pacis a Roma, abbiamo aderito subito e con grande slancio.
L’idea di essere testimonial di un messaggio di unione tra i popoli, tra chi non ha paura dell’altro, del diverso e crede fermamente nell’integrazione e nella convivenza civile, ci ha fortemente galvanizzate e incitate a contribuire in prima persona; ci siamo subito sentite fiere dei nostri pettorali solidali.
La Run for Peace di quest’anno ha coinvolto diverse associazioni no profit, tra cui AFLIN, che hanno aderito al Charity Program. Una parte della quota di iscrizione dei partecipanti è stata devoluta alle causa del singole associazioni.
Non abbiamo corso la mezza maratona con le 5 tappe delle diverse confessioni religiose (San Pietro, Sinagoga, Moschea, Chiesa Valdese e Chiesa Ortodossa) ma ci siamo unite alla corsa non competitiva con un itinerario altrettanto affascinante, che si è sviluppato tra il lungotevere e il centro storico di Roma passando davanti alla Sinagoga, al Teatro Marcello e a diverse bellissime chiese, unendoci a tratti alla gara interreligiosa unica al mondo.
La partenza e l’arrivo in Via della Conciliazione, sotto la protezione del Cupolone e con una vista mozzafiato, sono stati i momenti più emozionanti.
Alla partenza, nonostante la pioggia, ci siamo ritrovate in una festosa fiumana di partecipanti, con lo speaker che ci ha spronato a tenere alta la bandiera di questo evento ispirato al tradizionale pellegrinaggio delle 7 chiese. Così si parte, insieme ai tanti amici, ai bersaglieri con la loro fanfara che nello spirito di condivisione fanno indossare con gioia il loro cappello d’ordinanza a Emanuela, agli “angeli custodi” della polizia di Stato che riuniti in associazioni di volontariato troviamo al nostro fianco, alle tante altre associazioni ugualmente impegnate in nobili cause, tutti lì uniti per la pace, l’uguaglianza e l’inclusione.
Durante la passeggiata, abbiamo formato un serpentone umano, che a tratti veniva affiancato dalle bici rosa dell’Airc, colorando le strade di Roma e immergendoci nelle bellezze archeologiche e architettoniche.
A fine gara, oltrepassata la linea di arrivo, c’è stata consegnata una medaglia con una citazione piena di significato e raffigurante il volto stilizzato di Mahatma Gandhi:
“la forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomabile”
La medaglia della manifestazione, grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Indiana, è stata dedicata quest’anno alla figura storica di Gandhi per ricordarla e celebrarla a 150 anni dalla nascita, con l’intento di diffondere gli ideali di fratellanza, uguaglianza e non violenza che il Mahatma ha professato per tutta la vita (l’anno scorso la medaglia fu dedicata a Nelson Mandela).
Io, Domitilla, ho vissuto 3 anni a Bombay, in India, un paese che si sforza di promuovere l’integrazione di persone di culture e religioni diverse. L’inizio della mia esperienza umana e professionale e’ stato frastornante e faticosa. In seguito mi sono lasciata guidare dal proclama di Jawaharlal Nehru, primo Presidente Indiano : “Unity in Diversity” . La mia vita indiana e’ diventata subito piu’ stimolante ed arricchente.
Io, Francesca, non sono mai stata in India e spero di andarci presto. Come direbbe Emanuela, è arrivato il mio turno! Ogni luogo, ogni contesto, ogni occasione, ogni essere umano è un oceano al quale è possibile aggiungere una goccia.
Francesca e Domitilla
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