La “Gioia” di essere in tanti e solidali: buon quarto compleanno, AFLIN!
Da Redazione
“La gioia è preghiera, la gioia è forza, la gioia è amore. E più dona chi dona con gioia“. Lo scorso 18 luglio ha preso così il via la grande festa di Aflin per il suo quarto compleanno, in un mix sapiente e solidale di festa e beneficenza. Sempre accompagnati dalle parole poetiche della santa di Calcutta, interpretate magistralmente da Daniela Poggi, ospite e amica speciale di Aflin. Oltre 150 sostenitori dei progetti e delle missioni perseguite dalla Onlus hanno preso parte alla cena presso il Circolo Canottieri Roma, sponsorizzata dallo stesso Circolo, da Giovanni Puiatti grazie alla donazione dei suoi vini per la serata, da RayWay che è stata di fondamentale aiuto per la videoconferenza con l’India, e hanno vissuto le emozioni e i ritmi travolgenti dei balletti in stile bollywoodiano guidati dalla cara amica Ambhili Abraham.
La presidente Emanuela Sabbatini collegata dall’India, perché impegnata in una delle sue innumerevoli missioni, e gli altri membri del direttivo, tra cui Maria Chiara Drago, Vice Presidente di AFLIN, e Marcello Pozzi, hanno presentato le finalità associative e i recenti progetti in cantiere come il sostegno a distanza per l’istruzione delle bambine, il supporto alle vedove, un progetto che punta alla trasmissione e conservazione di racconti orali della tradizione come le favole e la raccolta delle macchine fotografiche per proseguire, dal prossimo ottobre, l’ultimo progetto solidale di successo “I 100 obiettivi di AFLIN“, che prevede per le bambine più talentuose un vero e proprio corso di formazione e docenze sulla fotografia. Un altro momento emozionante è stata la designazione a “socio onorario” per il Prof. Roy De Vita, uno dei chirurghi più conosciuti in Italia e amico di Aflin da sempre.
Durante la serata, qualche commento e aneddoto di alcuni commensali hanno impreziosito l’atmosfera. «Un’emozione che ha voce, quella di Emanuela, presente con noi qui questa sera seppur fisicamente in India».
Simonetta Schiavone è la mamma di Laurenza, una delle volontarie impegnate nelle scorse missioni in India, che sente molto cuore il progetto di sostegno alle vedove in quanto colpita dalla proiezione del film “Water” – promossa da Aflin Italia – ambientato in un ashram indiano e che racconta proprio il destino di alcune vedove nel subcontinente indiano. Anche Germana Remigi, carissima amica, vive la gioia e la condizione di sostenitrice di una bimba della scuola da ormai tre anni. Ha deciso di sostenere una bambina per sottrarla a un tragico destino e non esclude, in futuro, di dedicarsi anima e corpo alle missioni associative proprio in India, grazie alla passione che scatena il team di Aflin.
«L’India è un continente magico, contraddittorio e al contempo un pot pourri eterogeneo ed equilibrato di sentimenti: una volta che la conosci, non puoi non ritornarci. Vivi in un costante “mal d’India”, avvalorato anche dall’entusiasmo e la stima per Emanuela e i progetti della Onlus», racconta Simona Cappella, anche lei da anni sostenitrice e amica.
“Possiamo sempre donare la gioia che scaturisce da un cuore colmo d’amore“: appuntamento all’anno prossimo per spegnere la quinta candelina con AFLIN.
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